Russare inibisce la voglia di fare l’amore
Il Centro di Medicina del sonno della fondazione Maugeri di Pavia ha riscontrato una correlazione tra calo del desiderio e apnee ostruttive notturne
Il pesante ronfare che batte il ritmo delle ore notturne e turba il sonno del partner insofferente è un problema fastidioso e imbarazzante, non solo perché distoglie da un riposo continuato, ma anche perché col tempo diventa causa di disfunzioni all'apparato sessuale femminile.
I ricercatori del Centro di Medicina del sonno della fondazione Maugeri di Pavia, con uno studio pubblicato sulla rivista "Sleep Magazine", hanno approfondito il problema delle cosiddette apnee notturne, rilevando che il 5% delle donne fa fatica a respirare correttamente nel sonno (percentuale che sale quando si avvicina l'età per la manopausa) e che questo comporta un calo delle pulsioni erotiche.
Nello studio è stato esaminato un campione di quarantasei donne sessualmente attive in un'età compresa tra i quaranta e i cinquant'anni e tra queste quattordici sono risultate affette da apnee ostruttive del sonno, mentre dieci presentavano anche una problematica sessuale.
È emersa, pertanto, una stretta correlazione tra lo sviluppo dell'alterazione e il calo dell'ossigenazione causato dalle apnee notturne e più grave è risultata essere l'apnea, tanto maggiore è la possibilità di ricaduta nella sfera sessuale.