27 rimedi antirussamento e dispositivi per apnee notturne dal più al meno efficace
L’evoluzione maggiore che si è avuta negli anni è consistita nella presa di coscienza da parte di una buona fetta della popolazione che il russamento non è un semplice fastidio o qualcosa su cui ridere, al contrario è il segnale di un problema molto più importante rappresentato dalle apnee nel sonno.
Russamento ed apnee durante il sonno fanno parte di un’unica patologia il cui termine internazionale è OSAS = obstructive sleep apnea syndrome = sindrome delle apnee durante il sonno. Questa è una malattia grave capace di indurre infarto del miocardio, ictus e una serie di altre patologie.
L’evoluzione della presa di coscienza è stata speculare all’evoluzione dei trattamenti che non sono più indirizzati solo a cercare di evitare di non sentire il rumore ma soprattutto verso l’evitare di incorrere nelle apnee notturne con tutto ciò che consegue.
Si farà, pertanto, un elenco dei rimedi iniziando da quelli indirizzati a correggere solo il russamento a quelli più complessi che invece, oltre che il rumore, correggono le apnee.
Indice
- Rimedi per non russare (ma non per correggere apnee), non confermati da studi scientifici e che mancano di spiegazioni sul perché dovrebbero funzionare oppure le spiegazioni sono insufficienti e imprecise
- Rimedi per non russare (ma non per correggere apnee), che a volte funzionano per piccoli problemi
- Rimedi utili per non russare e che possono correggere anche le apnee
- Trattamenti medici veri e propri per smettere di russare e curare le apnee
Premessa
il russamento e le apnee sono una patologia complessa le cui cause sono numerose.
Per risolvere la patologia spesso è necessario, anche utilizzando rimedi molto efficaci e scientificamente provati, utilizzare più terapie combinate insieme.
Non ci si deve meravigliare, pertanto, se i rimedi elencati nelle prime due categorie non funzionino. Questo avviene sia perché, ove ci riescano, correggono uno solo dei tanti motivi che su quella particolare persona stanno intervenendo, e sia perché magari non riescono neanche nell’intento di correggere quella sola causa.
Tisane ed oli essenziali per non russare
E’ utile trattarli insieme perché per entrambi la frase che più viene utilizzata è: “migliora la qualità del sonno”.
Anche andando ad ignorare la totale assenza di qualsiasi argomento scientifico su cui poggiare asserzioni così nette quali “migliora la qualità del sonno”, anche da un punto di vista di marketing viene fatto un errore banale perché l’utilizzo di questi rimedi, che in alcuni casi di russamento potrebbero anche sembrare utili (anche se non provato scientificamente), viene ostacolato proprio dal metterli tutti all’interno di un coacervo come la qualità del sonno, termine nello stesso tempo così ampio e vago, che inficia completamente la fiducia in un possibile risultato.
Cosa si intende con per qualità? Si parla, per esempio, di tempo di induzione del sonno? In qual caso saremmo allora nel campo dell’insonnia, e non del russamento.
O si parla invece della qualità da un punto di vista respiratorio? In qual caso entreremmo invece nel campo del russamento e delle apnee notturne.
E’ necessario approfondire l’argomento per spiegare meglio gli errori o le imprecisioni di quanto si legge su internet sulle tisane ed oli essenziali.
Poiché il focus è sui rimedi per smettere di russare è bene porre l’attenzione sui motivi per cui si russa, i quali sono complessi e dovuti a più fattori, ma che si può grossolanamente riassumere nel fatto che durante il sonno la muscolatura della lingua si rilassa e perde la coordinazione nella contrazione dei vari gruppi muscolari per cui la stessa lingua viene indietro e chiude parzialmente (russamento) o completamente (apnee) le vie respiratorie a livello della gola.
Cosa può essere utile per migliorare questa situazione? Rilassare i muscoli dell’apparato respiratorio? E soprattutto quali muscoli? Quelli toracici e del diaframma che permettono di espandere i polmoni - oppure la muscolatura liscia che è attorno ai bronchi e bronchioli?
Nella dizione che si trova nella pubblicità sia delle tisane che degli oli essenziali viene mischiato di tutto: rilassamento dei muscoli dell’apparato respiratorio (quali), liberazione delle vie respiratorie, azione espettorante, liberazione del naso, liberazione dei bronchi, diminuzione dell’infiammazione delle vie respiratorie, ecc.
Ecco cosa consigliamo riguardo tisane ed oli essenziali per non russare:
- se l’utilizzo di tisane ed oli essenziali, come creme e spray, va a liberare il naso e le vie respiratorie mediante azione mucolitica, espettorante, e decongestionante delle mucose - allora può essere utile. Ma che poi ciò sia sufficiente ad evitare il russamento, è tutta un’altra storia.
- se invece viene spiegato che queste essenze possono migliorare il russamento agendo non più sulla parte meccanica, ma sui disturbi del sonno intesi come insonnia o sonno troppo superficiale, allora questo è decisamente sbagliato visto che se fosse vero si andrebbe addirittura a peggiorare in quanto se la “distensione dei muscoli” fosse a carico della lingua, questa perderebbe ulteriore tono e si posizionerebbe ancora più in fondo alla gola e se a carico dei muscoli respiratori toracici e del diaframma non si raggiungerebbe una sufficiente espansione del torace e quindi si avrebbe una insufficiente introduzione di aria.
Spray per lubrificare il palato
Gli spray per lubrificare il palato hanno lo scopo di farlo vibrare di meno e produrre meno rumore.
Se da un lato è vero che secrezioni più vischiose creano un maggior restringimento e fanno russare di più, non è detto che lubrificando il palato questo vibri di meno e produca meno rumore anche perché la lubrificazione tende a perdersi con lo scorrere dei minuti.
A parte il fatto che non ci sono conferme scientifiche sul risultato di questo rimedio è vero, comunque, che bisogna essere ben idratati.
E’ corretto, quindi, bere il giusto così avremo anche le secrezioni meno vischiose e in questo anche la tisana può avere tale funzione per il semplice motivo che idrata, che poi ciò sia sufficiente per eliminare il russamento è tutto da dimostrare.
Piccoli dispositivi magnetici per non russare
Secondo le terapie della riflessologia stimolerebbero le fosse nasali creando un beneficio a livello respiratorio.
Nessuna spiegazione e nessun articolo scientifico a supporto che funzioni.
Digitopressione tramite un anello indossato al dito mignolo della mano
In questa zona, ci sono due protuberanze che premono su due punti che, secondo la digitopressione, migliorerebbero la respirazione.
Come sopra, non esiste nessuna spiegazione e nessun articolo scientifico a supporto che funzioni.
Medicina cinese ed agopuntura per non russare
Non fanno parte della medicina accademica e non sono suffragate da prove adeguate, ma sono molto interessanti come visioni su cui indagare ed approfondire.
La medicina cinese e l’agopuntura pongono l’attenzione su una respirazione che è inadeguata per “blocchi energetici” che però con le attuali metodologie della Medicina accademica sono difficili da quantizzare e quindi studiare.
Esercizi antirussamento per tonificare i muscoli linguali e del palato
Ci sono molti tipi di esercizi per tonificare i muscoli linguali e del palato sia tramite azioni specifiche che si debbono far compiere alla lingua che tramite esercizi vocali.
A parte il fatto che la letteratura scientifica è vaga nel confermare il reale risultato, il problema è che si dovrebbero fare continuamente, per molto tempo tutti i giorni, il che rende poco pratico questo trucco/rimedio.
Le posizioni yoga che dovrebbero aiutare a smettere di russare sono la Simha Garjanasana e la Ujjayi Pranayama: si tratta di esercizi basati su tecniche che dovrebbero rinforzare i muscoli attorno alla gola, così da renderli più tesi ed evitare la vibrazione.
Per chi ama lo Yoga è più facile utilizzarli perché meno noiosi, ma rimane il fatto che non ci sono conferme scientifiche.
Cuscini alti, bassi e di forme varie
Avrebbero la funzione di migliorare il russamento modificando la posizione della testa, hanno le forme più varie e non viene spiegato come dovrebbero agire considerando che durante la notte la posizione viene cambiata più volte e quindi se in una posizione magari funzionano non è detto che ciò avvenga nelle altre.
La materia è molto complessa e tutto sommato non abbiamo bisogno di entrare troppo nelle spiegazioni scientifiche: basta anche solo concentrare l’attenzione su quali differenze ci sono tra un soggetto che abbia spalle dritte ed aperte rispetto a chi, invece, abbia spalle curve e chiuse; sono due mondi molto diversi.
Per esempio, in posizione supina
- le spalle curve avranno necessità di cuscini piuttosto alti per riempire lo spazio che si viene a creare tra testa e il materasso, mentre
- le spalle dritte necessitano di cuscini molto sottili o anche nessuno.
Nel momento in cui si posizionano di lato
- nel caso di mancanza di cuscino o di cuscino sottile nella posizione laterale ci sarà uno spazio tra testa e materasso che se non riempito obbligherà l’asse del collo a inclinarsi verso il materasso e indurre una compressione delle vertebre cervicali (è necessario mantenere i 90 gradi tra l’asse del collo e l’asse delle spalle e questo può essere ottenuto con un cuscino che abbia spessore e consistenza tali da riempire lo spazio tra testa e materasso),
- nel caso di cuscini alti ci può essere il problema inverso, nel senso che l’asse del collo si inclinerà eccessivamente verso l’alto.
Debbono essere considerate anche altre variabili quali rigidità, artrosi o ernie del disco delle vertebre cervicali e dorsali.
Quando si parla poi di testa sollevata bisogna comprendere la differenza tra testa e busto sollevati insieme, con letti che permettono questo movimento, rispetto alla sola testa sollevata con cuscini che inducono invece una contemporanea flessione della testa sul torace con implicazioni molto diverse tra loro a seconda della postura di partenza.
Nel caso di testa e busto sollevati insieme ci può essere un miglioramento, nell’altro caso invece addirittura un peggioramento.
Ci sono alcuni cuscini con rialzo al centro per evitare di dormire supini. Ci sono anche cuscini che aumentano lo spessore quando si russa oppure che hanno spessori variabili alto sotto la testa e basso vicino le spalle.
Vale quanto detto sopra. Per tutta questa materia inerente i cuscini non c’è letteratura scientifica a supporto.
Materassi per non russare
In realtà non è tanto il materasso in sé quanto piuttosto la rete che se permette di sollevare insieme busto e testa può, in alcuni casi, essere di aiuto.
Tenere l’aria pulita all’interno della camera da letto
Più allergeni ci sono e maggiore è la possibilità che le mucose siano irritate e quindi più edematose (e quindi gonfie) il che riduce il calibro delle vie aeree. E’ un rimedio che può avere qualche utilità.
Mantenere la temperatura della camera da letto non superiore ai 18/20 gradi e con una corretta umidità
Durante l’estate le finestre vengono tenute aperte e l’aria è sufficientemente umida, ma in inverno con l’utilizzo dei termosifoni si rischia di avere un’aria troppo secca che irrita le vie aeree e peggiora il russamento. L’umidità corretta è del 40/60% a seconda della temperatura (con 20 gradi centigradi l’umidità corretta è del 50%). Mantenere la temperatura ai livelli consigliati permette in genere di avere anche la corretta umidità. E’ un rimedio che può avere qualche utilità.
Fascia antirussamento
E’ una fascia tesa tra mento e testa per portare in alto la mandibola e chiudere così la bocca nel caso in cui il russatore dorma a bocca aperta.
Si parte dal concetto che sia sufficiente chiudere la bocca per migliorare il russamento.
Non funziona. Il punto non è tanto chiudere la bocca portando in alto la mandibola, quanto creare un maggior spazio nella bocca e nella gola che può essere ottenuto con altri mezzi, quali per esempio bite specifici (MAD) che portano in avanti la mandibola. Questa fascia può essere utile solo nei casi in cui si stia già utilizzando un MAD per migliorarne ancora di più il risultato.
Lavaggi e spray nasali per non russare
Vengono effettuati con acqua marina o soluzione fisiologica per eliminare meccanicamente impurità presenti nel naso.
Possono, in alcuni casi, avere una certa utilità in quanto si riduce il muco vischioso ed eliminando le impurità si ha una mucosa meno infiammata ed edematosa.
Spray per ridurre direttamente l’edema della mucosa nasale
In tal modo si migliora il flusso d’aria. Quelli che danno maggiori risultati sono a base di vasocostrittori e cortisonici.
Bisogna fare molta attenzione all’utilizzo di quelli con vasocostrittori perché se all’inizio sembrano molto utili poi si rivelano problematici perché il tempo di funzionamento diventa sempre più breve dando per effetto rebound un edema della mucosa nasale. Anche quelli a base di cortisonici non possono comunque essere utilizzati per troppo tempo.
Gli spray a base di sostanze meno aggressive sono meno efficaci ma possono essere utilizzati per più tempo. In ogni caso questo tipo di terapia, anche se può migliorare il flusso nasale, non sempre migliora realmente il russamento, e comunque non può essere cronica.
Cerotti nasali per non russare
Sono delle piccole alette che si incollano sulle narici per tirarle verso l’esterno con l’idea di aumentare così il calibro nasale interno.
Il fatto di portare le narici verso l’esterno può essere inutile se l’interno del naso è ostacolato da setti deviati piuttosto che da polipi oppure anche per l’ipertrofia della mucosa dei turbinati perché in tali casi non si riesce ad aumentare il flusso nasale; oltre a ciò, come per gli spray di cui sopra, anche nel caso si riesca ad aumentare il flusso non sempre migliora il russamento.
Dilatatori nasali per non russare
Sono dei piccoli imbuti o piccole molle che vengono posizionati nelle narici prima di andare a dormire per mantenere costante l’apertura della cavità nasale, in genere funzionano meglio dei cerotti nasali esterni ma sono più fastidiosi.
In ogni caso hanno le stesse limitazioni elencate per i cerotti nasali.
Dormire il numero corretto di ore
Quando si va a dormire essendo molto stanchi, e peggio ancora cronicamente stanchi perché si dorme poche ore, il sonno sarà troppo profondo e i muscoli della gola e della lingua troppo rilassati per cui la gola risulterà più chiusa con un calibro ridotto.
Cercare di essere ordinati ed evitare di andare a dormire in orari contrari al nostro ritmo circadiano
Andare a dormire molto tardi si rischia di addormentarsi mentre il corpo si sta preparando al risveglio.
Per esempio dalle ore 03:00 inizia ad aumentare il cortisolo pertanto il sonno, anche se come numero di ore potrebbe essere sufficiente (per esempio dormire dalle 02:00 alle 10:00), avrà una qualità inadeguata e renderà stanchi come se non si dormisse un numero sufficienti di ore, per cui vale quanto detto sopra.
Evitare i sonniferi
Questi farmaci riducono il tono della muscolatura e pertanto la lingua tende a posizionarsi più arretrata riducendo il calibro della gola il che genera il russamento e se il tono dovesse essere ancora più basso anche le apnee.
Evitare l’alcool soprattutto serale
Anche questa sostanza, come i sonniferi, riduce il tono della muscolatura peggiorando l’ostruzione. Altera, inoltre, anche le fasi dl sonno riducendone l’efficacia per cui si è più stanchi.
Evitare di fumare
Oltre ai numerosi problemi ben risaputi sulla salute in generale, il fumo infiamma i tessuti respiratori peggiorando il russamento.
Meglio mettersi a letto dopo un pasto leggero e dopo aver atteso almeno tre ore dal termine della cena
Il motivo di questa raccomandazione è molto complesso perché ha a che vedere con il nostro sistema vegetativo.
Volendo semplificare possiamo grossolanamente riassumere il sistema vegetativo nella fase simpatica corrispondente all’essere molto svegli e tonici e nella fase parasimpatica, corrispondente alla sonnolenza classica che si ha dopo un pranzo abbondante.
Questa fase parasimpatica è la causa anche di un tono muscolare basso e questo è il motivo per cui è bene evitare sia un pasto abbondante che andare a dormire in piena digestione.
Svolgere attività fisica
Fare una attività sportiva, anche di poche ore settimanali è molto utile perché tutti gli studi sono concordi sul fatto che migliora la salute generale ma anche il tono muscolare generale e della lingua.
Può non essere sufficiente a migliorare il russamento ma è sicuramente positivo visto che con il passare degli anni il tono muscolare tende a diminuire ed è bene contrapporsi a questo evento.
Scopriamo ora le linee guida del Ministero della Salute che prevedono cinque opzioni terapeutiche.
E’ importante sottolineare che nella terapia di tale patologia il traguardo ammesso non è un semplice miglioramento bensì la risoluzione, ovvero riportare i parametri della ossigenazione durante il sonno ai livelli previsti di sicurezza.
CPAP (continuous positive airways pressure)
E’ una terapia che consiste nell’utilizzo di un apparecchio che aspira aria dall’ambiente e dopo averla filtrata, umidificata e riscaldata , la insuffla nelle vie aeree attraverso un tubo collegato ad una maschera indossata dal paziente. E’ la terapia più efficace, tanto che nella maggioranza dei casi può anche essere l’unica terapia più che sufficiente a risolvere la patologia OSAS. Ha pochi effetti collaterali, il vero problema è che spesso il paziente ha difficoltà ad aderire a tale terapia sia perché non sopporta la mscher se ha problemi di claustrofobie e sia perché ha difficoltà a farsi vedere in tale assetto dal /dalla partner di letto.
Per leggere di più su tale terapia si riferisca al nostro articolo di approfondimento sulla CPAP.
Controllo della massa grassa
Questa è una terapia fondamentale perché la massa grassa si accumula, oltre che nei soliti punti quali pancia e fianchi, purtroppo anche a livello del collo e della lingua creando a livello della gola una importante ostruzione meccanica delle vie aeree.
Il mancato controllo della massa grassa, inoltre, crea spesso il substrato infiammatorio che peggiora il quadro delle apnee ostruttive del sonno sia perché crea una ritenzione idrica con edema delle mucose che riduce ulteriormente il calibro delle vie aeree e sia perché induce la resistenza all’insulina che a sua volta è anche essa la base per il diabete e un aumento della massa grassa stessa in un circolo vizioso da cui può essere difficile uscirne.
Predispone, inoltre, alla sindrome metabolica caratterizzata da una grossa circonferenza vita (dovuta al grasso soprattutto dei visceri addominali), all’ ipertensione arteriosa, insulino resistenza fino all’aumento della glicemia a digiuno e al diabete vero e proprio, e aumento dei triglicerdi e colesterolo. Per il controllo della massa grassa può essere necessario anche un controllo farmacologico oppure addirittura la chirurgia bariatrica.
MAD (mandibular advancement device)
E’ un dispositivo di avanzamento mandibolare costituito da un tipo di bite che quando viene indossato porta in avanti la mandibola.
Poiché mandibola e lingua sono un unico complesso anatomico, l’avanzamento della mandibola trascina in avanti anche la lingua il che permette un aumento dello spazio a disposizione per l’aria a livello della gola.
E’ una terapia molto efficace e in genere, tranne in rari casi, molto ben tollerata. Ha dei limiti dovuti non tanto alla gravità delle apnee, quanto soprattutto ad un aumento della massa grassa che se eccessiva ne diminuisce di molto l’efficacia.
Una contemporanea presenza di gravità delle apnee insieme ad un aumento importante della massa grassa costituisce nella maggior parte dei casi una assoluta controindicazione in quanto risulterebbe insufficiente nella risoluzione dell’OSAS. Fino ad oggi sono presenti sul mercato circa un centinaio di modelli. Per leggere di più su tale terapia si riferisca al nostro articolo di approfondimento sui bite antirussamento.
Terapia posizionale
Sostituisce la gomitata del partner.
E’ importante evitare di dormire supini perché in tale posizione la lingua viene facilmente risucchiata dalla forza di gravità verso la gola.
Esistono molti dispositivi che inducono a dormire di lato proprio per evitare questo problema, come
- pallina da tennis applicata al dorso del pigiama,
- zaini su cui è fissato un dissuasore costituto in genere da un pallone che non permette di dormire supini,
- dispositivi più sofisticati quali un collarino che è in grado di rilevare la posizione supina e vibra inducendo a mettersi di lato, oppure
- un bracciale dotato di sensore acustico che rileva il momento in cui si inizia a russare e attraverso un piccolo impulso elettrico, in pratica una piccola scossa, stimola le terminazioni nervose per circa 5 secondi, così da indurre il russatore a girarsi da un lato.
Chirurgie
Sia la maxillo facciale che quella otorinolaringoiatrica.
- La maxillo facciale consiste in una modifica della mandibola che viene allungata e contemporaneamente viene effettuata una separazione tra la porzione palatale e quella superiore del mascellare (Le Fort 1) e portata anche essa in avanti fino a ridare una nuova posizione più avanzata della mascella e mandibola con conseguente aumento dello spazio a livello della gola.
- La chirurgia otorinolaringoiatrica può essere indirizzata alla correzione di problemi nasali piuttosto che a livello della gola.
Per quanto concerne il naso i due interventi più frequenti sono la correzione del setto nasale (settoplastica) e la riduzione della ipertrofia della mucosa dei turbinati; spesso, purtroppo, a distanza di poco tempo tale ipertrofia si ripresenta nuovamente vanificando l’intervento.
Per quanto concerne il naso i due interventi più frequenti sono la correzione del setto nasale (settoplastica) e la riduzione della ipertrofia della mucosa dei turbinati; purtroppo spesso, a distanza di poco tempo tale ipertrofia si ripresenta nuovamente vanificando l’intervento.
A livello della gola:
- tonsillectomia: assolutamente indicata nei casi di ipertrofia tonsillare eccessiva,
- interventi del palato: negli ultimi anni vi sono stati dei notevoli. Il vecchio intervento di uvulo-palato-faringo-plastica (UPPP o UP3) consistente nell’asportazione dell’ugola e nella riduzione di circa 2mm della porzione di palato molle da cui pende l’ugola. Effettuato negli ultimi anni soprattutto con il laser e le radiofrequenze, ha subito varie modifiche ma, sia per un risultato non soddisfacente che per casi di cicatrizzazione retraente con riduzione dello spazio per l’aria, è stato quasi completamente sostituito da vari tipi di plastica del palato: la faringoplastica laterale, la faringoplastica anteriore, la tecnica delle tende a pacchetto, e l'intervento sull’epiglottide nel laringe. Il post operatorio è un po' doloroso per circa due settimane.
Esiste infine il pacemaker del nervo ipoglosso. Terapia molto interessante ma ancora non in grado di risolvere il problema in quanto sembra che più che aumentare il tono della lingua, sia necessario, invece, intervenire sulla coordinazione della muscolatura linguale e faringea.