Apnee notturne, a soffrirne il 30% della popolazione: i medici fanno il punto a Padova
A soffrirne è il 24% degli uomini e il 9% delle donne di mezza età.
COS'E'. L’apnea ostruttiva (Osas) consiste in una transitoria ma ripetuta interruzione del respiro durante il sonno, caratterizzata da più episodi di completa o parziale, prolungata ostruzione delle vie aeree superiori, normalmente associati a una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue. Questo fenomeno determina un’alterazione qualitativa del riposo notturno che può portare alla comparsa di sintomi durante la veglia come eccessiva sonnolenza diurna e stanchezza. Nei casi più severi le Osas possono rappresentare un importante fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cardiache e neurologiche di natura vascolare come l’infarto acuto del miocardio o l’ictus cerebrale. Benchè la sindrome sia molto diffusa, solo nel 4% dei casi tra i maschi e nel 2% dei casi tra le femmine presenta caratteristiche di gravità tali da giustificare un intervento terapeutico.
LA SINDROME. Per fare il punto della situazione l’ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Padova con la Cao (Commissione Albo Odontoiatri) organizza sabato 18 febbraio, all’Hotel Crowne Plaza (ore 9-16.45) il convegno: “La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (Osas)”. Esauriti i cento posti disponibili a testimonianza di come l’argomento sia di grande interesse tra gli addetti del settore. I lavori verranno aperti dai presidenti della Fnomceo nazionale e della Cao nazionale, rispettivamente Roberta Chersevani e Giuseppe Renzo, dal presidente dell’Ordine dei Medici di Padova Paolo Simioni e dal presidente della Cao di Padova Ferruccio Berto. Seguiranno interventi di Rosario Marchese Ragona, Andrea Vianello, Giuseppe Ferronato, Ivana Simoncello e molti altri.
SINTOMI. “La sindrome delle apnee notturne è una patologia poco conosciuta che ha dei risvolti importanti nella vita sociale. I sintomi principali portano infatti a una sonnolenza diurna, a problemi di ipertensione, ictus e coronaropatie e a una qualità di vita scadente per il pessimo riposo”, rileva il dottor Ferruccio Berto. “Tutto ciò può comportare – prosegue - problemi e costi sociali importanti con una diminuita capacità lavorativa, di attenzione e di apprendimento. Il convegno ha come obiettivo far conoscere ai discenti medici e odontoiatri i segni precoci e l’iter diagnostico nonché le terapie”
Fonte: padovaoggi.it